Domenico Giosi, sul podio della Ultra Li Foij 100km

Gli amici ed i lettori di Trailrunworld lo conoscono già (qui la sua precedente intervista), ma non smette mai di stupire e suscitare emozioni ed ammirazione Domenico Giosi, l’atleta laziale che ha vinto (insieme al collega Roberto Martini) l’Ultra Trail Li Foij, nel week end del 5 e 6 giugno 2021.

Trailrunworld lo ha raggiunto poco dopo il suo arrivo al traguardo. 

Domanda – Allora Domenico, com'è andata? Raccontaci la tua gara… 

Risposta -  Dunque, la gara per me è andata bene, venendo comunque da tre settimane molto intense diciamo, perché ho fatto la Ultra Trail del Chianti, la settimana dopo ho fatto i 100 km di Imola, poi una settimana di riposo e alla fine sono venuto qui. Quindi per me è stato un bel test, e l'importante era capire le sensazioni dopo questo carico. Le sensazioni sono state comunque ottime, la gara per la prima parte non è proprio bellissima, almeno per come è la mia personale idea di gara…forse un po' troppo asfalto. La seconda parte invece è risultata molto bella, anche se ci sono stati un po' di problemi con la segnaletica. Ma io dico che le critiche devono essere sempre costruttive e non distruttive. Sicuramente i ragazzi possono fare di meglio, in fondo è la prima la prima edizione. Ci sono stati un po' di problemi con le bandierine perché alcune risultavano tolte, ma la colpa non è stata la loro. Si comprende anche che, quando uno sta sul percorso e stai giocando la gara, dopo 90 km non è facile cercare capire tutto quello che sta succedendo, quindi ti arrabbi un po' con l'organizzazione. Poi però passa tutto e abbiamo capito cosa era accaduto. Peccato davvero per gli ultimi km però alla fine è andato tutto bene.

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D - Hai avuto momenti di particolare difficoltà? Quali sono stati i punti più duri del percorso?

R – Allora, direi nella seconda parte, gli ultimi 50 km, l'altimetria era un po' un sali e scendi continuo…quindi dopo la prima metà abbastanza corribile sono arrivati dei bei “strappi” in salita, e quindi la seconda parte è stata sicuramente quella più dura. Io non ho avuto grandi crisi, tranne quando ho sbagliato percorso. E’ stata tosta perché al 92esimo km, tornare indietro per aver percorso 7 km in più quando si era primi in classifica…insomma, lì la testa era un può partita, lo ammetto!

D - Quando hai capito invece che ormai ce l'avevi fatta?

 R – Diciamo più o meno quando ho sbagliato gli ultimi 5 km…ho fatto 7 km in più ad andare e tornare, e quando mi sono rimesso sul percorso ho re incontrato il secondo classificato, Roberto Martini, che stava sbagliando come me. Allora l’ho ripreso e gli ho detto che evidentemente avevamo sbagliato entrambi, e così abbiamo fatto gli ultimi 5 km insieme. Va detto a suo onore che lui avrebbe preferito che vincessi io dandomi quei 10 metri di vantaggio, ma vista la situazione a me non sembrava il caso visto che gli ultimi 5 km li abbiamo percorsi insieme… 

D - E infatti siete arrivati insieme, ed è stato un bel gesto di spirito sportivo! Come ti è sembrata la localizzazione della gara?

R - L'organizzazione della gara, viste le persone sul percorso, i ristori e tutto l'insieme è stata diciamo perfetta, anche il terzo tempo, molto ospitale e spettacolare. Bisogna migliorare la segnaletica, ma ci può stare per essere la prima edizione…

D - …e invece quali saranno i tuoi prossimi obiettivi, o la prossima gara in programma?

R – Guarda, come principale obiettivo la TDS ad agosto, quello che farò nelle prossime settimane girerà quindi tutto attorno a questo appuntamento.

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