Ecomaratona dell Acquedotto Carolino: una gara trail tra solidarietà, natura e storia

Un evento gara trail rafforzato alla base dalla solidarietà. Sono gli elementi dell’Ecomaratona dell’Acquedotto Carolino, manifestazione inserito nel calendario trail 2021 della regioen Campania. La conferma della base solidaristica arriva da uno degli organizzatori della gara trail, Vincenzo de Matthaeis. “Questo evento ha in realtà origini dall’attività in zona di alcune persone che impegnate in attività per aiutare i giovani affetti da autismo. Allora il trail non c’entrava molto, ma l’idea era quella di portare i ragazzi all’aria aperta per poi avviare un’attività di “fly-therapy”, ovvero di far provare ai ragazzi le emozioni del volo in elicottero”

Domanda - ...quindi le manifestazioni in sostanza raccoglievano fondi per poter permettere le spese di questi voli?

Risposta - Sì, esatto. Organizzavamo eventi e tutto l'incasso servirà per prendere questo gruppo di ragazzi, portarli in un eliporto e farli alzare in volo, questa è sostanzialmente la base della scintilla da cui è nato questo evento.

D - ...e poi come si è evoluta la manifestazione arrivando alla gara trail di domenica 31 ottobre?

R -  Abbiamo unito in sostanza le nostre passioni, e visto che a me piace correre, abbiamo pensato questa volta di fare una manifestazione che potesse coniugare l’aspetto sportivo con quello del patrimonio storico e del territorio. In pratica la gara si svolge facendo percorrere alle persone per la prima volta dopo 250 anni l'intero tracciato del famoso Acquedotto Carolino cioè un’opera ingegneristica borbonica che misura una lunghezza di 38 km. Un’opera straordinaria che servì a portare l’acqua nel Real sito di San Leucio, primo esempio di comunità autonoma e autosufficiente nella storia. Un’opera davvero faraonica, tantissime persone fuori della Campania conoscono la Reggia di Caserta ma non l'acquedotto.

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D -  Puoi raccontarci in particolare l’evento dal punto di vista agonistico e tecnico?

R - L'evento nasce sulla singola e unica distanza della 42 km perché era nostra intenzione effettuare su questo tracciato una vera maratona, visto che faccio parte anche del comitato territoriale Uisp di Caserta. L’evento è quindi organizzato materialmente, dalla UISP che probabilmente molti conoscono, e  dall’ANFI  - Associazione Nazionale finanzieri d'Italia presieduta proprio dal nostro Giuseppe Farina, vero deus ex machina della manifestazione e dell’attività di solidarietà. E poi in ultimo in termini cronologici ma non per attività è entrata anche la Reggia a pieno titolo nell’organizzazione dell’evento. Il percorso si compone in questo modo: ci sarà il Marathon Village all'interno dei Giardini della Flora che sono praticamente nel Parco della Reggia. Ci saranno due distanze, la 42 km e la  21 km. Non è un percorso ad anello, ma si tratta di un percorso che segue esattamente l'acquedotto e arriva al km 38 in testa alla cascata della Reggia. Alle 7 di mattina partono le navette che portano gli atleti alla partenza della  42 chilometri,  alle 8 invece partono le navette che accompagnano gli atleti alla partenza della 21 Km. Il dislivello non è molto, sono circa 570 metri, quindi pressoché nullo, addirittura 300 metri per la 21 chilometri. Nella sostanza gli atleti si troveranno un 40% di asfalto è un 60% di sterrato tranquillamente percorribili anche con le scarpe da strada, a meno che non ci sia maltempo. In quel caso consigliamo assolutamente le scarpe da trail per un maggiore grip perché il percorso diventa un po' ostico sullo sterrato.

D - ...quindi un percorso non molto tecnico ma una esperienza lungo l’opera dell’Acquedotto che passa nella natura….

R - Sì, è proprio così, anzi il percorso passa tra storia e natura, visto che lungo il tracciato si potranno ammirare ben 67 “Torrini” ovvero dei punti di controllo che sono stati costruiti appunto per tenere d'occhio il livello dell'acqua ed eventuali perdite durante il percorso dei 38 km. E ppi ci sono cascate, piccoli laghi, torrenti, boschi, terreni coltivati e paesaggi collinari. In molti punti il tracciato diventa single track e sono molto belli da percorrere.

D - La zona è sicuramente una terra molto generosa anche dal punto di vista dell’enogastronomia e dei prodotti tipici locali. Cosa troveranno gli atleti tra pacco gara e ristori?

R - Le produzioni locali saranno certamente centrali ed importanti sia nel pacco gara che nei ristori, ma ti dirò di più.  Proprio in Valle di Maddaloni, uno degli attraversamenti del percorso, abbiamo una delle migliori produzioni della famosa “Melannurca Campana” IGP, frutto dagli aromi caratteristici con la polpa croccante e succosa. Il periodo della gara coincide anche con la maturazione e la raccolta di questa particolare mela, e gli atleti passeranno proprio lì vicino, dove gli agricoltori offriranno questa vera chicca locale. Riguardo i ristori, sul percorso della 42 chilometri saranno 3: al decimo, al ventesimo, e al trentesimo chilometro. Sulla 21 Km ovviamente ne troveranno uno solo, cioè al loro decimo.

D - Torniamo all’elemento della solidarietà. Anche in questa manifestazione l’incasso verrà devoluto ad un'associazione, giusto?

R - L’associazione si chiama “La forza del silenzio”. Loro saranno presenti, perchè per questi ragazzi c’è molto bisogno dell'inclusione. Questa associazione onlus ha la sua sede a Casal di Principe in provincia di Caserta, uno dei comuni purtroppo molto noti per altre vicende. L’associazione porta avanti questa attività di “fly-therapy” con molto successo, grazie ad una convenzione con l’eliporto locale che ci mette a disposizione i piloti con costi di favore per poter permettere a questi ragazzi di fare un’esperienza unica per loro. E vi posso assicurare che ho avuto esperienze anche personali ed ho visto con i miei occhi ragazzi che avevano difficoltà spesso anche a fare le cose più comuni, trasformarsi completamente durante l’esperienza di volo e reagire così bene da non mostrare alcun segno della patologia di cui sono affetti.  Ed ho visto anche la felicità dei genitori di questi ragazzi che non credevano ai loro occhi nell'osservare i figli così contenti e felici, anche se solo per il tempo del volo. Una cosa davvero bellissima!



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