Una “doppietta” di vittorie nelle prime gare trail del 2021: Podio al Brutal e alla SUT

Una partenza davvero “sprint”: in soli 20 giorni e nelle primissime gare trail del 2021, è riuscito a portare a casa due vittorie su due tracciati a dir poco impegnativi. Prima il Brutal Trail a fine gennaio, e poi domenica 21 febbraio il primo posto alla Sanremo Ultra Trail. E’ il 29 enne Riccardo Borgialli, atleta membro del team Salomon.

“Tra le gare trail del 2021 è stata molto divertente ed interessante, “ ha detto a Trailrunworld che lo ha raggiunto via telefono poche ore dopo la gara di Sanremo. “Sicuramente è stato faticoso perché il tracciato è abbastanza duro. Io ho fatto il percorso da 32 km e 1700 metri di dislivello. Si partiva scaglionati 5 secondi uno dall'altro in base al punteggio Itra  ed io sono partito quarto, quindi in realtà 15 secondi dopo il primo atleta. Fatto sta che sono partito subito forte per recuperare il gap che avevo davanti e creare un gruppo di testa, ed è quello che è successo. Tutti ragazzi fortissimi, un vice campione del mondo, un altro francese tra i primi 6 del campionato nazionale”.

Domanda: ..quindi una volta creato il gruppo di testa cosa è successo?

trailrunworld.com

Risposta – E’ stato così fino al primo ristoro, da lì, dopo il decimo km ci siamo staccati in due e abbiamo proseguito fino alla vetta più alta che era intorno al ventesimo chilometro. Poi, sempre insieme è cominciata la discesa, dove abbiamo fatto un grosso errore di percorso, ci siamo trovati in mezzo al bosco senza sapere bene dove andare. Fortunatamente avevamo una traccia sull'orologio da seguire e quindi siamo ci siamo ri-collegati al percorso senza aver perso posizioni. Abbiamo ed è stato un susseguirsi di attacchi tra noi 3-4 atleti di testa, tutti volevano vincere, è normale! Ci abbiamo provato tutti fino all'ultimo chilometro abbiamo ritrovato Davide (il primo a partire n.d.r.) che comunque sull’orologio aveva 15 secondi in più rispetto a noi. Lo abbiamo superato in due. Abbiamo fatto un vero testa a testa finale ma anche nell'ultima discesa finale ho vinto io di 3 secondi. Una gara veramente tirata dal primo all’ultimo km, anzi…dal primo all'ultimo metro! E’ stato veramente bello, un’esperienza così mi mancava… quando c'è un livello così alto nelle gare si tira fuori il meglio no? Tu conta che il record di questa gara era di 2 ore 49, io oggi ho chiuso a 2 ore 36 quindi vuol dire andare veramente forte!

D – Anche quella di una ventina di giorni fa a Ghemme è stata un’esperienza particolare? Correre tra i filari di un vigneto, dove –anche lì- hai vinto la gara completa…

R – Si, è vero il Brutal Trail è stato bellissimo, una cosa davvero particolare. E anche lì, il podio è stato deciso all’ultimo metro, anzi all’ultimo filare…

D – Raccontaci com’è andata…

R – E’ stata molto dura, si avanzava di 2 metri per volta, con questa sorta di “ripetuta” continua in salita e quindi la prima parte di gara è stata un po' fatta in gruppo. E’ stato così fino a poco prima della metà. A quel punto ho visto che comunque riuscivo ad avere un po' più di brillantezza e così ho preso il comando e ho staccato gli avversari di qualche minuto. Poi negli ultimi filari il ragazzo che mi inseguiva mi ha ripreso e abbiamo fatto gli ultimi tre filari insieme. Anche lì, è stato proprio un testa a testa, e io poco prima della fine della salita dell'ultimo filare l'ho sorpassato e in discesa l'ho staccato poi c'era ancora un 500 m di pianura per portarsi all'arrivo e lì ho accelerato e sono riuscito ad arrivare per primo. Una gara tanto “muscolare” quanto anche difficile da gestire mentalmente perché comunque è davvero lunga. Anche se abbastanza ripetitiva, però non è noiosa perché poi sei lì, e  vedi i tuoi avversari…e poi è stata davvero “tirata”… anche questo fatto di giocarsela all'ultima salita e sull'ultima discesa è stato tutto un po' adrenalinico. In ogni caso sono stato super contento del risultato, perché soltanto un mese prima ero a casa con il Covid…

D – Davvero? E come è stato il recupero?

R – Devo dire che non ho avuto situazioni molto pesanti dal punto di vista fisico. Cioè sono contento di come abbia reagito il mio corpo. Come detto, i fastidi sono stati leggeri, quindi sono rimasto tre settimane in casa, dove quando potevo mi sono allenato in salotto, da solo. È stato bello finalmente poter correre con altre persone e mettersi alla prova. Ripeto, fortunatamente non ho avuto grossi problemi e fortunatamente poi non ho neanche attaccato a nessuno dei miei cari la positività, è stato solo abbastanza pesante dal punto di vista mentale, perché stare tre settimane da soli in una casa è un po' così… però non vi è dubbio  che le cose peggiori non sono queste..

D – Prossimi obiettivi?

R – C’è un appuntamento in maggio  cui non vorrei assolutamente mancare, perché è lì che si faranno le selezioni per i mondiali. Sono già stato nel team nazionale e questa occasione non vorrei perderla, a novembre la sfida all’estero è in Thailandia, sogno di andarci a gareggiare! Nel frattempo sono concentrato sugli obiettivi del mio team, che è il team Salomon. Un grande appuntamento sarà a giugno, sull’Etna. Nel 2021 ho fatto il record personale, nel periodo in cui non c’erano gare, sul sentiero per il Mottarone, vicino casa. Ecco, quello dell’Etna è esattamente il doppio, per cui non vedo l’ora di poterci andare! Abbiamo comunque molti progetti con il Team Salomon per il 2021, anche se il mio obiettivo personale è la riconquista della maglia azzurra, sarebbe veramente una vittoria!

 

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