Aurunci Trail Running: correre in quota tra mare e montagna

Torna nel 2022 una tra le gare trail molto attese nel sud pontino. Si tratta della Aurunci Trail Running, gara inserita nel calendario trail 2022 del Lazio per il mese di giugno (QUI la scheda Trailrunworld). Una gara che, per certi versi, ha fatto la storia del trail nella zona, la cui prima edizione con un tracciato così lungo risale a svariati anni fa. Trailrunworld ne ha parlato con Riccardo Palma, tra gli organizzatori dell’evento.

Domanda - Riccardo, allora raccontaci un po’ di questo evento…

Risposta - Volentieri! La manifestazione si chiama Aurunci Trail running e consiste sostanzialmente in due gare quindi noi facciamo un ultra-trail di 62 km con dislivello positivo di 3680 metri. Si tratta quindi di una gara che rientra a pieno titolo tra le “Ultra” in quanto supera ampiamente la distanza di 42 km della classica maratona. E poi c’è la gara più corta che noi abbiamo chiamato Aurunci Trail di 33 km con un dislivello positivo di 2040 metri.

D - Puoi raccontarci com’è il percorso?

R - Sì, il tracciato ripercorre praticamente per il 99% sentieri Cai quindi ben segnalati proprio dal CAI all’interno del Parco Naturale dei Monti Aurunci. Entrambe le gare partono dall’area del Pellegrino, una zona dei Monti Aurunci che si trova a 800 metri di quota, e che tanti anni fa veniva utilizzato per il pascolo dei cavalli. Ora è una zona recintata dove spesso fanno eventi anche musicali. Quindi la partenza sarà lì. La Ultra Aurunci Trail vedrà la partenza alle 6 del mattino, mentre la gara più corta partirà alle 8. La prima parte della gara più lunga è diversa dalla prima parte di quella più corta. Nel primo tratto infatti gli atleti percorreranno un po' di montagne sul versante del comune di Itri, e poi da lì si dirigeranno verso la piana di Polleca ad Esperia per andare poi sul versante del comune di Spigno. La gara più corta invece non parte verso Itri ma direttamente Verso Polleca e Spigno.

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D -Quali sono le caratteristiche del tracciato?

R - Ambedue i percorsi sono caratterizzati da single track e strade bianche, anche se va detto che ci sono molte parti abbastanza tecniche con pietre e rocce, uno scenario abbastanza tipico dei monti Aurunci. Le due gare sono poi classificate entrambe Itra: per gli atleti della gara lunga ci sono 3 punti Itra, e per la corta i punti sono 2. 

D - Questa è la seconda edizione della Aurunci trail Running, giusto?

R - Sì, anche se con questa particolare configurazione è la prima volta che accade. Come organizzatori siamo stati abbastanza precoci in zona, in quanto già nel 2013 e nel 2014 abbiamo organizzato una 18km, e poi una 50km insieme ad una 18km. Dopo di allora non abbiamo più organizzato nulla. Erano anni in cui il trail era ancora poco conosciuto, soprattutto le gare lunghe da 50 km on erano così diffuse come adesso. In questa configurazione è il primo anno, anche se noi la definiamo seconda edizione perché la prima rimane quella del 2014.

D - Quali difficoltà si hanno nell’organizzare questo tipo di eventi?

R - Indubbiamente la sicurezza è una questione primaria, anche parlando in genere di questo sport che per forza di cose si svolge in montagna in tratti anche impervi e particolari. Ci sono sicuramente zone della gara dove non è possibile arrivare, ad esempio, con una ambulanza. Noi comunque abbiamo il supporto del Soccorso Alpino che ci assisterà nei casi che ovviamente speriamo non ci siano! In particolare per quanto riguarda la gara lunga, avremo l’ultimo tratto che si percorrerà di notte, si tratterà di una decina di km dalle 8 alle 9 e mezza circa, quindi ci sarà la necessità di segnalare bene il percorso con gli atleti che dovranno essere preparati per l’illuminazione personale.

D - Quali sono i vostri obiettivi come numero di di iscrizioni?

R - Per entrambi i percorsi direi che, se riuscissimo a fare 150 partecipanti a gara sarebbe una gran cosa. Siamo in giugno, un periodo molto affollato per le gare e svariate organizzazioni stanno già spostando le date. Alla fine credo però che nel Lazio in quel periodo avremo la gara più lunga, e quindi speriamo in un a buona partecipazione

D- Il sud pontino è una terra ricca di storia e tradizioni enogastronomiche. Cosa avete studiato per il cosiddetto “terzo tempo”?

R - Abbiamo in mente molte cose, ma al momento preferiamo attendere prima di prendere una decisione decisione definitiva, visto che mancano ancora svariati mesi. Speriamo in una maggiore “normalizzazione” con meno restrizioni Covid, ma se così non fosse dovremmo organizzarci con partenze scaglionate, mascherina per i primi 3-400 metri, ecc. Per quanto riguarda i ristori ci organizzeremo nel caso con delle mono porzioni, sigillate in modo da essere consegnate ai partecipanti senza contaminazioni. Sinceramente però spero in una maggiore libertà per quel tempo perchè si sa che il terzo tempo è proprio una parte fondamentale degli eventi trail che viene molto apprezzato.

D - Si tratta comunque di un territorio storico sotto molti punti di vista. Cosa devono aspettarsi gli atleti?

R - Il tracciato passa soprattutto sui sentieri Cai, un po’ lontani da aree archeologiche o da zone che sono state teatro di guerre, che invece, soprattutto sul versante spignese e di Esperia sono tante. Ci sono comunque lungo i percorsi molte costruzioni antiche utilizzate per la raccolta dell'acqua o per altre funzioni. E’la natura la vera protagonista di questa gara, in quanto immersa nel verde incontaminato del parco naturale dei monti aurunci.

D - Quale è il rapporto con le istituzioni locali? 

R - E’ una situazione complessa, abbiamo il supporto di alcune istituzioni, mentre con altre non c’è ancora un rapporto di collaborazione completa, ma questo è causa forse del fatto che siamo ancora all'inizio. Siamo fiduciosi che, man mano che che ci avviciniamo alla gara ci sarà maggiore collaborazione perchè nel tempo riusciremo a conoscerci meglio e a farci apprezzare per il nostro lavoro per questo evento, che sicuramente porterà molti atleti sul territorio, occasione per una promozione più intensa di questo splendido posto in cui ci troviamo a gareggiare.



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