Brutal Trail, competizione tra i vigneti

Una gara particolare che, già nei mesi scorsi, prima della battuta d’arresto obbligata per le restrizioni anti-Covid, aveva segnato un record di iscritti. Ma ora, il Brutal Trail, gara singolare e dura organizzata a Ghemme (Novara) tra i filari di un vigneto è letteralmente sommerso di richieste di iscrizioni last minute e Cristiano Tara, organizzatore dell’evento, a pochi giorni dal via ha un diavolo per capello.

“E’ incredibile come tantissime persone sembra abbiano atteso proprio la chiusura delle iscrizioni per chiedere di partecipare – ha detto a Trailrunworld, raggiunto per telefono in un giovedì mattina pieno di impegni. “Molti non si rendono conto che, tra le altre cose, c'è un discorso di tamponi da fare almeno 48 ore prima, tanto per dirne una”.

Domanda – Insomma Cristiano, la fame di gare trail si fa sentire visto che la vostra è tra le prime competizioni a prendere il via nel 2021….

Risposta  - Guarda, è un macello e non parlo solo di coloro che aspettano fino all'ultimo, ma le richieste di alcuni sono veramente improbabili, e tutti sanno quali sono le restrizioni e gli obblighi anti-Covid quando si organizza una gara. Capisco, per carità, che c’è anche una forte voglia di evadere dai confini della propria città per gareggiare, ma non si possono chiedere, soprattutto in una gara come la nostra, in un vigneto, se abbiamo docce ed asciugacapelli in loco (ride, n.d.r.)

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D - …richieste che rischiano di farvi impazzire….

R -  E’ incredibile, ma con queste norme non ci sono tutti i servizi che normalmente si trovano in altre gare. Bisogna adattarsi e il trail runner vero è quello a cui non fa paura sporcarsi di fango o bagnarsi e poi tornare a casa o in albergo per darsi una ripulita. Anche a me piacerebbe ad esempio andare in palestra, ma non si può e allora mi arrangio…

D – Quindi anche questa volta le iscrizioni hanno visto un boom, oppure no?

R – Allora, nel tempo mi sono abituato ad attendere fino alla fine per rendere noti i numeri, perché di solito può succedere di tutto. A maggior ragione quest’anno, visto che abbiamo raccolto in maniera gratuita le pre-iscrizioni, per dare la possibilità agli atleti di non avere l’ansia di come ottenere un rimborso nel caso la gara venisse cancellata per qualche motivo. Per noi ripartire è la priorità, non ci interessano ora i “Numeri" , potrebbero iscriversi in 5 mila e poi presentarsi soltanto in 10, a noi interessa fare l’evento, perché è questo che vogliamo fortemente. In ogni caso, le conferme dovrebbero essere ad oggi (giovedì 28 gennaio, n.d.r.) quelle di circa 570 atleti presenti.

D – Avete dovuto affrontare ulteriori difficoltà con permessi, burocrazia, ecc.?

R – Guarda, ci sono mille cose e mille richieste dell’ultimo minuto a volte anche quasi senza senso… ad esempio ci hanno chiesto un documento ufficiale della federazione dove si evince l’interesse nazionale della gara, quando invece siamo stati inseriti direttamente nell’elenco che è sul loro sito. Si tratta di una presenza ufficiale e ci è voluto non poco per far comprendere che difficilmente avremmo avuto modo di farci inviare una lettera specifica per una notizia di cui non occorre conferma perché è lì alla vista di tutti. A volte sembra di fare un passo in avanti e due indietro. Non nego che spesso ti viene lo sconforto perché, anche se hai tutte le autorizzazioni sei sempre responsabile in prima persona in qualità di organizzatore, quindi non cambia molto. Diciamo che comunque avevamo già preparato tutto per il mese di novembre e di conseguenza eravamo pronti, e siamo stati fortunati ad aver avuto donazioni da sponsor per cui non abbiamo rischiato capitale.

D – Cosa dicono le previsioni del tempo per la giornata della gara?

R -  Allora le previsioni non danno precipitazioni per domenica, non sarà proprio caldissimo, ma il terreno di gara sarà sicuramente asciutto e non dovrebbe esserci quindi grande presenza di fango, che invece potrebbe esserci solo nella parte bassa del campo, dove in genere si deposita l’acqua. In questi giorni controlliamo spesso la condizione del terreno e possiamo consigliare agli atleti di usare comunque le scarpe da trail e non quelle da cross. Qualcuno le aveva utilizzate l’anno scorso e non si era trovato bene.

D – Ovviamente rimane il divieto del cosiddetto “terzo tempo” o dei “pasta party”, giusto?

R -  Sì, purtroppo è così, niente feste, niente assembramenti nelle cantine locali per assaggiare un po’ del buon vino locale, niente di tutto questo. Ancora non è chiaro, ma forse la regione passa in colore “giallo” proprio domenica, chissà… sarebbe un bel vantaggio perché quantomeno possiamo mettere giù due panche e magari accontentare qualcuno che chiede qualche servizio in più. In ogni caso, la nostra è una gara stretta e precisa: diamo la possibilità di far tutto quello che si vuole, ma entro le regole che ci sono e che poi non sono diverse da quelle che applichiamo ormai tutti i giorni come quando si va a fare la spesa. Tanti mi chiedono se possono venire anche gli accompagnatori e io gli rispondo: ma cosa non avete capito delle regole in atto? C’è un decreto che dice che possono partecipare solo gli atleti agonisti in una gara riconosciuta a livello nazionale. L’accompagnatore non lo possiamo ospitare anche perché se fosse così per ogni atleta mi arriverebbe un pullman di 50 sostenitori. Noi dobbiamo portare a casa una gara e stop!

D – Ci sono altre novità per l’edizione di quest’anno?

R – L’unica effettiva novità è rappresentata dal fatto che la classifica finale sarà solo in ordine di arrivo, senza tempi registrati. Purtroppo, per quest’anno sarà così, è stato molto complicato riuscire già a farla e il cronometraggio era complicato. Ma non per questo l’evento sarà meno “efficace”, basti pensar che abbiamo molti atleti entusiasti, tra i quali il campione Franco Collè (le interviste di Trailrunworld QUI e QUI) e tanti altri ancora. La gara è sicuramente competitiva e sicuramente ne vedremo delle belle, ne sono sicuro!

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