GTC 2022: Spettacolo ed emozioni

Spettacolo, emozione, vittorie al cardiopalma, colpi di scena e nuovi record: è stato un Gran Trail Courmayeur da ricordare quello andato in scena ai piedi del Monte Bianco, con il centro di Courmayeur animato da migliaia di atleti, accompagnatori, curiosi ed appassionati accorsi nella capitale mondiale del trail per le partenze e gli arrivi delle tre gare, GTC100, GTC55 e GTC30.

A vincere la prestigiosa GTC100 è stato l’atleta 29enne Simone Corsini, insieme a Marta Wenta. Corsini ha un medagliere di tutto rispetto: quinto posto nel 2021 al TOR330 – Tor des Géants® ed il secondo posto nella GTC55 dell’anno scorso, tanto per citare le ultime vittorie. 15h10’04” il suo tempo alla GTC 2022, lasciando alle sue spalle Massimo Paladin, staccato di 28 minuti tondi, e terzo Edoardo Curreri in 16h29’41”.

La gara fin dagli inizi ha vissuto con in testa un quartetto formato da Simone Corsini, Massimo Paladin, Dino Melzani ed Edoardo Curreri. Pian piano il gruppo ha iniziato a sfaldarsi, staccando prima Curreri (prima del Rifugio Elisabetta) e subito dopo perdendo Melzani, ritiratosi al Rifugio Maison Vieille. Corsini ha poi incrementato il suo vantaggio dopo il Pavillon di Skyway Monte Bianco, per poi concludere in solitaria.

Trailrunworld ha raggiunto Simone Corsini per una breve chiacchierata in esclusiva

Domanda – Simone, com’è andata nel dettaglio la tua gara?

Risposta - Mah, guarda la mia la mia gara è andata in tutto il complesso abbastanza bene. L'ho gestita bene conoscendo già il percorso perché l'avevo fatta l'anno scorso., sapevo quali erano i punti dove ci sono le maggiori difficoltà e quest’anno mi sono vestito un po' meglio durante la notte. Diciamo pure che quest’anno siamo stati fortunati con il meteo. Anche il punto al passaggio più alto della gara è andato bene. Poi quando ho iniziato a sorgere il sole, ho provato a cambiare il ritmo per staccarmi dal gruppetto. Da lì sono riuscito a recuperare un po' di vantaggio fino all'arrivo.

D - Punto più difficile?

R - Non ho non ho avuto particolari difficoltà, ma se devo proprio indicare un punto più difficile diciamo che è quello in cui tra la salita e la discesa in pochissimi chilometri ci sono quasi 1000 metri di quota. Un punto in cui arrivi con oltre 75 chilometri nelle gambe e quello sì che si fa sentire!

D - Come ti sei preparato per questa gara Qual è la tua routine di allenamento?

R - Io mi alleno mi alleno tutti i giorni, sono fortunato perché abito in un paesino delle dell'Appennino Reggiano quindi un po' di montagna ce l'ho anche qua vicino a casa. Non è certo come il Monte Bianco, però diciamo che un po' di dislivelli riesco a farli anche qua. Ho modo di allenarmi tutti i giorni anche perchè insegnando a scuola riesco a gestire bene il mio tempo. Quindi, la mia routine è quella di riuscire a portare a casa almeno le mie due ore al giorno,e  poi nei fine settimana faccio le “lunghe”, anche cinque, sei ore

D - Prossimo obiettivo?

R - Sicuramente l’obiettivo principale è  Tor , anche se potrebbe sembrare troppo. Sicuramente nel mezzo farò qualche altra gara, Chamonix ad esempio e qualche altro evento per arrivare a settembre nelle migliori condizioni possibili!

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Tornando ai risultati del GTC 2022, diversa la gara femminile, dove Marta Wenta, polacca residente in Germania e quest’anno vincitrice della Dolomite Extreme Trail da 103 km, è subito partita fortissima incrementando man mano il suo vantaggio sulle inseguitrici. Alla fine ha ottenuto un impressionante ottavo posto assoluto in 17h17’36”, con un margine abissale sulle altre donne sul podio: seconda è arrivata Marta Viganò (terza alla GTC55 dell’anno scorso) in 18h58’49”, e terza, in rimonta, Lisa Borzani in 19h21’32”.

Piccolo “giallo” invece nella GTC55, dove il primo a tagliare il traguardo è stato Fabio Congiu con appena 12 secondi di vantaggio su Moreno Sala ma, a causa di un errore sul percorso sotto il Rifugio Elisabetta, viene penalizzato e finisce terzo. Per Sala, quindi, vittoria in 6h29’04”, con al secondo posto Antoine Kauffmann in 6h41’28” e, come detto, Congiu in 6h49’04”. L’errore commesso da Congiu ha coinvolto diversi atleti, motivo che ha spinto la Direzione di gara a comminare una penalità di 20 minuti agli uomini e di 25 alle donne, stimando il tempo che avrebbero impiegato per percorrere il tratto di gara. Cambia quindi anche il podio femminile. A vincere in rimonta è stata Melissa Paganelli – habituée delle gare di VDA Trailers tra le quali spicca il suo secondo posto l’anno scorso al TOR330 – Tor des Géants® - in 7h49’50”, superando con un colpo di coda negli ultimi chilometri Susanne Zahlauer (7h52’01”). Ilaria Lo Prete, terza al traguardo, paga lo scotto dell’errore di percorso e cede la terza piazza a Natalie White (8h10’28”).

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