Una giornata solo apparentemente uggiosa ha salutato atleti ed appassionati trail runners giovedì 8 dicembre scorso per la Maranto Vertikal, spin-off della MMT Maranto Medium Trail e Maranto Skyrace, manifestazione organizzata dall’ASD Top trail di Fondi, nel luogo ormai ribattezzato ufficialmente e goliardicamente “Alpi di Curtingano”.
Una giornata appunto piena di goliardìa, allegria e divertimento, luogo della tappa finale del circuito Vertikal Lazio Series. Una ultima tappa particolarmente dura da affrontare: il percorso della Maranto Vertikal infatti prevede una “scalata” di 2,8 km su un tracciato che ha messo davvero a dura prova gli atleti partecipanti.
Primo assoluto classificato, Matteo Severino dell’Asd Aequa Trail, con un tempo di 0.32.35. La sua soddisfazione qui, nella video intervista ai microfoni di Trailrunworld:
Ottima prova dell’atleta dei colori di casa, ovvero Martina D’Oria dell’Asd Top Trail, soddisfatta del risultato che racconta così, a Trailrunworld la sua gara nel giorno dell’Immacolata:
L’evento Maranto Vertikal 2022 è stata l’ultima tappa del Vertikal Lazio Series, il circuito nato dall’idea di Antonello Marrocco dell’ASD Top Trail di Fondi (LT), che insieme a Pietro Zeppieri dell’Ernica Veroli e di Daniele Pace di Vertical Crew, ha dato vita a questa singolare competizione che mette in risalto non solo i percorsi del basso Lazio, ma anche tutte le potenzialità che questo territorio ha da offrire in termini di sviluppo sportivo e turistico. Prima di martedì 8 dicembre infatti si sono svolte le gare a Veroli - FR (Forca Palomba Vertical Game) e a Sgurgola – FR (Sgurgola Vertical Night Edition).
La soddisfazione ed i complimenti da parte di Davide Santoro (Atina Trailrunning) e Massimo Fratarcangeli (Endurance Training), rispettivamente 1° e 2° classificati del Circuito Vertikal Lazio Series, nella video intervista realizzata da Trailrunworld:
Come sottolineato in apertura di articolo, la Maranto Vertikal non è stata avara di allegria e momenti goliardici. Molto apparezzata dagli atleti la "particolare" segnaletica lungo i tratti più duri del percorso, con un finale tra l'horror ed il grottesco: un finto prete a dare la benedizione o in alternativa, l'estrema unzione, per lo sforzo profuso nell'arrivare al traguardo. Il tutto nel video qui sotto: