Sudtirol Ultrarace: vittoria locale all'edizione 2023

La decima edizione della corsa estrema lungo l’Alta Via “Hufeisentour” nelle Alpi Sarentine si è svolta sabato. Sulla distanza maggiore, pari a 63 chilometri con un dislivello di 3550 metri, si sono imposti due atleti della Val Sarentino: Henry Hofere Regina Spieß. Nei tre percorsi proposti alla Südtirol Ultrarace di quest’anno si sono cimentati quasi 500 trail runner provenienti da tutto il mondo (qui tutti i risultati della manifestazione).

Purtroppo però, nell’ambito della decima edizione della corsa estrema lungo l’Alta Via “Hufeisentour” nelle Alpi Sarentine sabato è avvenuto un tragico decesso. Un partecipante  è crollato, secondo le prime informazioni in seguito a un collasso cardiaco, poco prima del traguardo a Sarentino. Nulla hanno potuto fare i soccorritori giunti immediatamente sul posto. 

“Siamo profondamente scossi da questo tragico avvenimento. Porgiamo le nostre più sentite condoglianze ai suoi cari”, afferma, addolorato, il comitato organizzatore. Gli organizzatori hanno disdetto la premiazione della Südtirol Ultrarace in segno di rispetto per il defunto e i suoi familiari.

Riguardo la cronaca sportiva della giornata, alle ore 6.30 sono partiti i trail runner iscritti alla distanza più lunga (63 km per 3550 metri di dislivello). Fin dalla partenza, in pratica, in campo maschile si è svolta una sfida per la vittoria tra tre atleti: il gardenese Georg Piazza, principale favorito e già vincitore della gara sui 119 chilometri nel 2022, il bolzanino Marco De Salvador e il mattatore locale Henry Hofer di San Martino (Reinswald).

trailrunworld.com

I tre atleti si sono alternati in testa alla gara fino a quando, nel tratto tra il Corno del Renon e la Santa Croce di Lazfons, Hofer è passato definitivamente intesta. Alla Santa Croce di Lazfons Hofer è passato con un vantaggio superiore ai quattro minuti su Piazza e ai cinque su De Salvador. Un distacco che ha reso il 45enne irraggiungibile nella “discesa” fino al campo sportivo di Sarentino. Alla fine Hofer ha vinto la gara con un tempo di 6h24’38”. De Salvador si è classificato secondo con 2’52” di ritardo, mentre sul terzo gradino del podio tutto altoatesino è salito Martin Psenner. Anche l’atleta di Fiè, residente da anni Sarentino, è rimasto sotto le sette ore con un tempo di 6h54’53”. Piazza, invece, ha interrotto la sua gara.

La terza vittoria complessiva di Regina Spieß

 

In campo femminile si è imposta ancora una volta Regina Spieß. La 50enne sarentinese ha percorso i 63 chilometri (3550 m D) in 8h20’23” e ha potuto festeggiare una gara condotta dall’inizio alla fine. L’anno scorso Spieß aveva sbaragliato la concorrenza nella gara sui 119 chilometri, mentre nel 2018 si era già imposta nella seconda distanza più lunga. Al secondo posto quest’anno si è classificata un’atleta francese, Maud Combarieu (+33’15”), mentre la trentina Irene Zamboni (+35’12”) è salita sul terzo gradino del podio.

 

 

Nella Südtirol Ultrarace 45K Innerebner si prende la rivincita su Pescollderungg

 

La seconda distanza della decima Südtirol Ultrarace è stata quella sui 45 chilometri con un dislivello di 2750 metri. Dopo la partenza avvenuta alle ore 7.30, sul percorso – che è salito al Corno del Renon, ha proseguito verso la “Totenkrichl” e infine è sceso a Sarentino – si è svolto un avvincente duello tra Andreas Innerebner (Valdurna, Sarentino) e Luca Pescollderungg (La Villa in Badia). Alla fine ha avuto la meglio Innerebner e si è preso una rivincita su Pescollderungg, che nel 2021 lo aveva battuto nella gara sui 28 chilometri. Il sarentinese ha fermato il cronometro a 4h23’20”, mentre il campione europeo della Spartan Race ha tagliato il traguardo più di tre minuti e mezzo dopo. Arnold Hiller di Avigna si è classificato terzo in 4h35’54”.

 

 

Mitchell sorprende la plurivincitrice Thaler

 

In campo femminile sul percorso della Marathon è avvenuto un trionfo britannico. A poche centinaia di metri dal traguardo, la trail runner della Cornovaglia Louise Mitchell ha raggiunto la plurivincitrice Edeltraud Thaler (Lana), l’ha superata e ha vinto con un tempo di 5h32’21”. Dopo la lunga salita fino al Corno del Renon Thaler aveva ancora 12 minuti di vantaggio sulla giovane britannica (nata nel 2002), che ha messo il turbo soprattutto in discesa e ha impedito all’altoatesina di ottenere la quinta vittoria di fila. Al terzo posto si è classificata la tedesca Inga van Buren di Garmisch-Partenkirchen, che è rimasta al di sotto delle sei ore con un tempo di 5h52’24”.

 

 

Mangger non lascia scampo

 

La terza distanza, 28 chilometri per 1880 metri di dislivello, ha condotto i partecipanti da Bolzano a San Genesio, poi verso gli Omini di Pietra e ha raggiunto infine Sarentino. In questa gara ha saputo convincere Lukas Mangger (Racines), che si è imposto in 2h33’36” battendo il compagno di squadra nel “Laufverein Freienfeld” Patrick Ramoser con cinque minuti di vantaggio. Con un tempo di 2h48’57”, Fabian Pichler (Meltina) ha potuto festeggiare il terzo posto. Hanno preso parte alla Südtirol Ultrarace 28K, tra gli altri, anche Rainer Senoner, presidente del Saslong Classic Club impegnato nell’organizzazione delle gare di Coppa del mondo di sci alpino in Val Gardena, e lo chef stellato Egon Heiss. 

 

 

Prova magistrale di Zaltron

 

In campo femminile la vittoria sulla distanza più breve è andata a un’atleta di Vicenza, Giulia Zaltron, alle cui spalle si sono classificate la tedesca Verena Bachmayer e l’altoatesina Irene Senfter, di Lana. Zaltron ha concluso la gara in 3h09’14”. La 26enne è stata circa otto minuti più veloce di Bachmayer e 18 di Senfter, che nel 2016 aveva vinto la gara sui 119 chilometri.

 

 

Le voci dei vincitori:

 

Henry Hofer (vincitore Südtirol Ultrarace 63K): “Tutta la gara è andata più che bene. Anche il tratto finale, dato il caldo, è stato impegnativo. Ma non ho avuto crisi. Ho cercato di correre al mio ritmo e di non concentrarmi troppo sugli avversari. Questa è la vittoria più bella di tutta la mia carriera, da un lato perché gli avversari erano forti e dall’altro perché ho gareggiato in casa.”

 

Regina Spieß (vincitrice Südtirol Ultrarace 63K): “Sono estremamente contenta di questa vittoria, perché è stata davvero sorprendente. Da molto tempo, infatti, ho dei dolori al piede sinistro. Se è stata una gara sempre in testa? Sì, lo si può dire. In un primo momento avevo ancora due avversarie davanti a me, ma ben presto sono riuscita a raggiungerle e a superarle.”

 

Andreas Innerebner (vincitore Südtirol Ultrarace 45K): “È fantastico aver vinto qui a casa. Luca (Pescollderungg) e io ci siamo affrontati in una bella sfida. Alla fine a lui si sono esaurite un po’ le forze e ho sfruttato la chance. Nei primi chilometri era molto umido e al Corno del Renon il sole splendeva. Poi, per quel che riguarda il tempo, le cose sono andate meglio.”

 

Louise Mitchell (vincitrice Südtirol Ultrarace 45K): “È splendido aver vinto questa bella gara e aver battuto una leggenda come Edeltraud Thaler. Faccio i miei complimenti anche agli organizzatori per la bella manifestazione.”

 

Lukas Mangger (vincitore Südtirol Ultrarace 28K): “Sono molto soddisfatto, anche se non sono riuscito a restare sotto le due ore e mezza, che era l’obiettivo che mi ero prefissato. Oggi ho avuto un buon passo in salita e in discesa, dopo gli Omini di Pietra, ho guadagnato un bel po’ di vantaggio su Patrick (Ramoser). Il percorso mi piace molto e anche l’organizzazione è eccellente. Tornerò di sicuro.”

 

Giulia Zaltron (vincitrice Südtirol Ultrarace 28K): “Onestamente non mi aspettavo che i primi chilometri di salita verso San Genesio fossero così ripidi, quasi in una gara Vertical, ma è stato divertente misurarmi con me stessa anche in quel tratto. Qual è stato il momento decisivo della gara? Nella salita, dopo cinque, sei chilometri le mie avversarie sono rimaste indietro. Tornerò anche il prossimo anno, perché questa è stata la mia prima gara in Alto Adige e mi è piaciuta moltissimo.”

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