Al via il 19 Marzo l’edizione 2022 della Ultrabericus Trail. Come da consuetudine, la competizione prevede il percorso in senso orario in quanto trattasi di anno a numeri pari. Partiranno alle 5, prima dell’alba, gli atleti che saranno coinvolti nell’aspro percorso esteso per 100 km con un dislivello fino a 4400 metri sul livello del mare della categoria ultra cento, 65 km e 2500 metri di altitudine previsti per la categoria Ultrabericus integrale ed un percorso si 31 e 34 km con altitudine fino a 2500 metri per la categoria Ultrabericus Twins Lui e Lei. Mentre per il tratto urbano di 22 Km saranno previsti solo 700 metri di altitudine ed il percorso è sviluppato integralmente alle porte di Vicenza.
La competizione, da sempre, si tiene nella provincia di Vicenza e vede coinvolti i comuni di Arcugnano, Brendola, Zovencedo, Val Liona, Mossano, Villaga, Nanto, Castegnero e Vicenza, sia nei centri urbani che extraurbani. Innumerevoli i punti ristoro previsti lungo il tragitto ed anche un cambio staffetta situato, più o meno, a metà percorso designato per la categoria Ultra cento.
Il claim della competizione è “un passo fuori dall’asfalto, due passi oltre la maratona” proprio perché, appunto, si tratta di una competizione trail e ultra trail a percorso misto, boschivo, sterrato e stradale.
Come da consuetudine delle trail races, anche per la Ultrabericus è previsto del materiale obbligatorio da portar con sé. Partendo dal presupposto che l’ambiente ospitate va rispettato in ogni circostanza e condizione atmosferica e fisica, è obbligatorio portare con sé il proprio bicchiere e la propria borraccia da 0.5 litri. Obbligatori anche giacca anti vento, telo termico di sopravvivenza e fischietto in caso di uscita dal percorso.
Per ogni competizione ultra trail che si rispetti occorre porre la massima concentrazione soprattutto in fase pre-gara. Accorgimenti nell’alimentazione, nell’allenamento ed anche a livello mentale, sono indispensabili da adottare poiché per vincere una competizione trail c’è bisogno del mix giusto di questi fattori. La mente sgombra può tutto, un organismo sano è più elastico e più resistente. L’allenamento, invece, è indispensabile soprattutto per esercitare la gestione del respiro e delle energie poiché si tratta di una disciplina sportiva di endurance.
Per evitare di incastrare i piedi su radici, rocce e anche piccoli dossi sul sentiero, è consigliato correre con un approccio al terreno con la punta dei piedi all’insù. Ciò comporta spesso un leggero colpo di tallone. Ma con calzature adeguate, un passo più corto e un buon sollevamento del ginocchio, questo non dovrebbe essere un problema per nessuno.
Avere le calzature adeguate garantisce piedi protetti e schiena eretta e si sa, è fondamentale soprattutto nelle competizioni trail in quanto prevalentemente a terreno sconnesso.
Il battistrada delle scarpe è importante, quindi è bene assicurarsi che le scarpe abbiano una gommatura in grado di gestire e tenere presa durante tutto il percorso.
Le scarpe forniscono anche la protezione tanto necessaria soprattutto nei tratti rocciosi e boschivi perché aculei di roccia o legno potrebbero bucare la scarpa finendo per ferire l’atleta che, nella migliore delle ipotesi, dovrebbe abbandonare la gara. Una piccola piastra da roccia incorporata nella scarpa può essere un ottimo contraccolpo per gestire questo rischio, infatti, le calzature per competizioni ultra trail sterrate prevedono già all’interno della suola la piastra anti foratura. In questo genere di discipline endurance le calzature sono vitali, è impensabile correre per 100 km sentendo scandendo ogni singolo sassolino sotto i piedi.
Le iscrizioni per la Ultrabericus sono già aperte ed innumerevoli gli atleti già iscritti alla competizione. Come ogni anno, provenienti da ogni dove ed accomunati, tutti, dalla stessa passione per la resistenza, per la corsa e per i paesaggi montani inenarrabili.