Gare trail 2022 all’estero: Ad aprile c’è la Azhores 100 Milhas

State penando di consultare il calendario trail di gare all’estero? Siete alla ricerca di una gara trail particolare, magari in un luogo non troppo lontano, facilmente raggiungibile dall’Italia ma con un tocco esotico e tropicale? Allora, preparatevi per il prossimo mese di aprile. Dal 7 al 10 infatti, si terrà la prima edizione della “Azhores 100 Milhas”, a São Miguel, nell’arcipelago –appunto- delle Azzorre. Trailrunworld ne ha parlato con il direttore di gara, nonchè uno degli organizzatori, Luís Onça.

Domanda – Puoi raccontarci la storia dell’evento e come le difficoltà eventuali nell’organizzare le nuove date?

Risposta - Il Trail Run alle Azzorre è un evento relativamente giovane, appena nel 2015 abbiamo fatto la prima gara sull'isola di São Miguel, che è l'isola più grande dell'arcipelago. La gara contava 30 km e meno di 100 partecipanti, avendo, all'epoca, già attirato atleti dalla terraferma. Il Trail Running si è evoluto nel tempo con la comparsa di nuovi atleti e squadre sull'isola e, anche, con la crescita dellle condizioni e delle abilità degli atleti. Nel 2017, abbiamo avuto la finale della Coppa del Portogallo in una competizione sull'isola, l'EPIC Trail Run Azores. In questa edizione, per la prima volta, è stata organizzata una gara con più di 100k, con circa 100 atleti  e una grande competizione tra i nomi locali insieme ad alcuni dall'estero.

Nel 2020 sono spuntati altri eventi da 100 miglia e così quest’anno l'"Associação Trail Running Portugal" (ATRP) ha incluso nel calendario il circuito Trail Endurance XL per eventi con 100 miglia e oltre.

Poi è accaduto che, a causa della pandemia e del fatto che non c'erano gare, un gruppo di amici si è organizzato e a settembre ha tenuto una gara non competitiva di 163 km, che è stata l'inizio della 100 Miglia delle Azzorre. E così, in linea con questa tendenza e grazie anche alla preparazione degli atleti locali, il “Clube Açoriano de Triatlo, Trail e Turismo” e il “Morcegos Trail Club” hanno deciso di organizzare l'evento. La data  è ovviamente legata alla disponibilità dell'organizzazione in queste date, insieme alla concomitanza delle vacanze di Pasqua per le famiglie e la bassa stagione per il turismo alle Azzorre, con prezzi più convenienti.

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D – Raccontateci riguardo le novità della vostra gara, Vi aspettate molti atleti dall’estero ed in particolare dall’Italia?

R - Questa è la 1° edizione della gara e vogliamo iniziare nel migliore dei modi. Azzorre 100 Miglia è un evento esclusivo di 167 km, non ci saranno altre distanze L'evento fa parte del circuito Endurance XL dell'Associação Trail Running Portugal (ATRP), ed è valida anche per la qualificazione UTMB nei 100M e prevede l’assegnazione di ben 6 punti ITRA.

Siamo già in contatto con alcuni atleti stranieri e, come l'altra competizione che abbiamo tenuto, l'EPIC Trail Run Azores, ci aspetteremo atleti provenienti dall’estero, sicuramente molti italiani. L'Italia ha dato grandi nomi al Trail e soprattutto all'Ultra Endurance, un nome su tutti, ad esempio, è quello di Luca Papi. Il mondo del Trail Run ha un gran numero di atleti in Italia e gare fantastiche, speriamo di imparare da tutti. Trattandosi della 1° edizione della competizione e a causa dell'instabilità della situazione pandemica, non abbiamo aspettative di avere più di 100 atleti in gara, ma nelle prossime edizioni l'evento susciterà sicuramente l'interesse di atleti nazionali e stranieri, come abbiamo notato da EPIC Azzorre con più di 70 atleti stranieri.

D – Succede spesso che non è più tanto la gara in se ad attrarre le persone, ma soprattutto ciò che viene “dopo”, terzo tempo, party, eccetera. Cosa prevede il vostro evento da questo punto di vista e come vi siete organizzati in tema di misure anti Covid?

R - Le Azzorre e l'isola di São Miguel sono fantastiche per gli eventi nella natura. Ci sono molti punti attrattivi per chi ci visita, da splendidi paesaggi verdi, lagune vulcaniche, calde acque termali, trekking sui numerosi sentieri dell'isola e, naturalmente, il cibo. Poiché siamo un'organizzazione non professionale la cui missione principale è fornire agli atleti un'esperienza ricca e sicura, non siamo stati in grado, per ora, di creare un prodotto così integrato per i visitatori, ma poiché è una piccola isola di facile accesso, i viaggiatori non avranno problemi a trovare operatori e informazioni su cosa fare e come farlo. Sicurezza, supporto sanitario e regole covid sono alcune delle nostre maggiori preoccupazioni e responsabilità che abbiamo. Ci saranno diverse squadre di sicurezza che conoscono ogni angolo del percorso e saremo in contatto con le autorità ufficiali dell'isola se sarà necessario un intervento.

D – Conoscete la scena del Trail running in Italia?

R - Pratico questo sport dal 2015 e ho scoperto presto che le gare di eventi Ultra Endurance sono quelle che maggiormente mi appassionano. Sono quelle che lasciano ricordi per la vita e storie da raccontare. Spero un giorno di avere il coraggio di avventurarmi nel Tor des Geants, dopo di che andrò felicemente in pensione! (ride, n.d.r.) Oltre al Tor ci sono due altre gare che mi interessano, la Dolomyths Run e la La Sportiva Lavaredo Ultra Trail. La regione italiana delle Alpi e delle Dolomiti ha uno scenario unico e uno dei migliori al mondo per lo sport... noi delle Azzorre e São Miguel non abbiamo grandi montagne, ma abbiamo i paesaggi blu del mare che si mescolano ai verdi pascoli , bellissime lagune vulcaniche, cascate e calde acque termali.

D – Negli ultimi anni il trail running è cresciuto molto sia in Italia che in Europa, insieme al numero di atleti e di gare trail Pensate che siano ormai troppe o che il numero degli atleti sia particolarmente alto?

R - Penso che ci siano molte gare, forse troppe e il calendario si va affollando. Penso che alle persone piaccia valorizzare il proprio territorio e organizzare eventi per farlo. Mi piace pensare che le gare che offrono le migliori condizioni siano quelle che sopravvivano più a lungo. Alcune gare trail hanno un enorme potenziale economico e maggiori capacità di marketing. Dovrebbe esserci un circuito con le migliori gare del mondo, non quelle più ricche o che riescono ad avere più influenza, ma quelle che offrono più diversità e bellezza agli atleti. Questa è la nostra missione, mostrare il meglio che l'isola ha da offrire scegliendo il miglior percorso possibile.

D – Un evento come il vostro è sicuramente un elemento di attrazione turistica. Come riuscite ad interagire con le istituzioni locali? Apprezzano il vostro lavoro? Pensate che anche eventi più piccoli possano aiutare il turismo in certe regioni?

R - Le Azzorre sono una regione con un grande investimento nel turismo, non turismo di massa perché non abbiamo niente di grande, né spiagge, né montagne, né grandi città, tutto è ancora piccolo e bello, ma in alta stagione iniziamo a notare un po' di confusione . Abbiamo indubbiamente una preoccupazione turistica, principalmente nella scelta del percorso e dei luoghi più notevoli, alcuni dei quali di difficile accesso per il turista comune e a cui possono accedere solo i corridori. Abbiamo una partnership con l'agenzia regionale del turismo, anche se pensiamo che potrebbe e dovrebbe essere più efficace, viste le potenzialità dell'isola per lo sport. Uno dei punti di forza della gara è il buon rapporto che abbiamo con i comuni che ci supportano in tutti i grandi eventi che organizziamo, sia in termini di supporto logistico che di preparazione dei sentieri.

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