Uno svedese trail runner in Versilia, “ultra” per passione

Svedese di nascita, ma vive in Italia da 4 anni, felice di stare in Versilia e di sfruttare al massimo lo smart working da casa. Carl Johan Sörman ha vinto domenica 31 gennaio scorso la Ronda Ghibellina “Plus”, quella da 70km per intenderci, edizione 2021, precedendo di pochissimo l’atleta ed amico Riccardo Montani (Sport Project VCO). Ed è proprio all’amico Riccardo che Carl è grato, e a cui ha fortissimamente voluto “soffiare” la vittoria, con una strategia preparata da tempo.

“È andata molto bene, sono molto soddisfatto della mia gara. Ho pensato che se volevo avere la possibilità di vincere, dovevo partire molto forte sin dall'inizio, quindi è quello che ho fatto! Quando ho iniziato imponendo il mio ritmo, ho subito lasciato indietro gli altri e poi ho spinto al limite sapendo che Riccardo mi stava inseguendo, e ha funzionato per tutti i 70 km!

Domanda: …insomma è come se avessi applicato l’effetto lepre al contrario…

Risposta – Sì, volevo correre veloce e puntavo anche al record del percorso, fermo da due anni. Il fango ha reso le cose più difficili ovviamente ... non so come fossero le condizioni quando si correva la gara 2 anni fa , forse c’era un po 'di neve o qualcosa che non sono sicuro ..

D - Puoi raccontarci bene tua gara? Cosa è successo durante quei 70 km?

trailrunworld.com

R – Non so davvero, diciamo che ho avuto conferma del fatto che la mia preparazione per la gara fosse davvero buona… il 2020 è stato un anno davvero pessimo perché penso di aver avuto davvero dei problemi. Quest'anno ho migliorato molto, apportato alcuni cambiamenti, soprattutto ho provato a usare l'energia del grasso invece di fare affidamento su troppi zuccheri, quindi questo potrebbe avermi aiutato molto. Durante la gara ho mangiato ogni 25 minuti, ho preso un gel per prendere un po 'di energia e questo è tutto! Ho bevuto quasi mezzo litro d'acqua, e basta. È davvero molto strano ma non ho avuto necessità di bere durante la gara, questa volta mi sentivo davvero bene, non mi sentivo stanco, potevo andare avanti e avanti ancora. Non credo di essere mai stato in una gara in cui mi sono sentito così bene dopo. Altre volte avrei dovuto sentire dolori alle gambe, ma oggi mi sento forte anche dopo la gara ed è stata una sensazione davvero strana. Potrebbe essere perché mi sono adattato a bruciare più grassi nel mio progetto. Per avere conferma del fatto che sto sulla strada giusta nell’usare questa fonte principale di energia, devo aspettare e vedere se in altre gare questa cosa funziona ancora e mi aiuta a sentirmi forte per tutto il tragitto.

D - Quindi è stata una specie di esperimento o hai studiato specificamente questo tipo di dieta? Hai fatto da solo o qualcuno ti ha aiutato?

R – Ho fatto tutto da solo. Sto facendo le mie ricerche quindi non ho nessuno che mi abbia aiutato con niente. Quando mi alleno non mangio troppi carboidrati e zuccheri, quindi ho utilizzato la regola “eat low, race high”. Se non mangi così tanti zuccheri e carboidrati quando li alleni, costringi il tuo corpo a usare invece i grassi per l’energia, quindi è molto meglio usare i grassi che sono davvero efficaci. In una maratona è diverso, ma in una ultra è meglio essere bravi a bruciare i grassi.

D - Questa è stata la tua prima gara del 2021?

R – Sì. Tra l’altro non mi sono dovuto allontanare neanche tanto da casa, perché in realtà vivo in Italia, a Camaiore, in provincia di Lucca. E’ veramente bello, voglio dire… avere entrambi mare e monti è fantastico, quindi vivo qui con la mia famiglia da circa 4 anni. Sfortunatamente non ho imparato per niente l’italiano, lavoro da casa quindi se non sto davanti al pc, sono in montagna a correre da solo. Per questo ho poche interazioni.

D – Certo che è incredibile che tu viva in un posto così noto per l’ottima enogastronomia e riesci a non cadere in tentazioni nocive per il tuo programma nutrizionale…

R – (ride, n.d.r.) Finita la gara, adesso devo cambiare un po’ la mia dieta, devo mangiare molto più formaggio, più verdure e poi devo solo saltare la pasta e la pizza. Certo,  lì dove vivo io c'è un sacco di buon cibo, ma è perfetto per la mia dieta in questo momento. L’unica eccezione è che bevo sempre un bicchiere o due di vino ogni giorno, penso che sia un bene anche per la mia salute e la mia felicità!

D - Quando saranno le tue prossime gare trail?

R – Il mio prossimo obiettivo è di andare all’estero. Spero di poter andare al campionato mondiale alle Isole Canarie. E’ il mio sogno ora e spero che sia possibile con tutto questo casino della pandemia. Diciamo che se il mondo non si ferma ancora, quel sogno è mio.

D – Questo vuol dire quindi che orai ti riposerai solo qualche ora e poi ti allenerai di nuovo, visto l’impegno importante?

R – Sì, vero, non posso fermarmi proprio ora! Scherzo, un po’ di riposo ci vuole, ma devi sapere che il trucco è che devi essere in grado di recuperare velocemente. Penso che una componente fondamentale per chi fa gare ultra trail, sia una situazione fisica che ti permetta di essere in grado di recuperare velocemente. Non so se sia una cosa innata o se si possa acquisire con l’esperienza e l’allenamento, credo forse sia un mix di entrambe le cose. Penso che se sai come trattare il tuo corpo, questo diventa più forte, e quando sei più forte, più velocemente recuperi. Questa è ovviamente solo la mia opinione. Molti dicono esattamente il contrario, e cioè che dovresti riposare da 1 a 3 settimane. A me questa cosa non funziona, ma capisco che non siamo tutti uguali e che potrebbe essere diverso da persona a persona.

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