Gare trail 2021: annullata La Via di Annibale

“Vista la situazione Covid attuale, siamo costretti a rimandare la 5° edizione della manifestazione a sabato 3 settembre 2022. Rimaniamo in attesa di tornare a correre sulle cime. Vi terremo informati delle nuove varianti del tracciato.”

La notizia riguardo la gara trail  2021 arriva in un tranquillo sabato mattina ed è di quelle che non ci si aspetta: l’evento “La Via di Annibale” attesissimo sky trail di circa 5 km a oltre 3 mila metri di quota, in programma per il 4 settembre, è stato annullato. Nuova data prevista sabato 3 settembre 2022.

trailrunworld.com

Subito con il tam-tam sui social la notizia è rimbalzata immediatamente nelle bacheche di atleti ed appassionati. Nelle prossime ore è previsto un comunicato stampa con i dettagli della decisione. Informalmente dalle prime informazioni ricevute dalla redazione di Trailrunworld, le difficoltà nel confermare l’edizione di quest’anno risiedono in alcuni aspetti quali la probabile chiusura ad esempio dei rifugi, elemento fondamentale per organizzare i ristori in quota. Anche le difficoltà ormai palpabili di non poter organizzare neanche quest’anno non solo il cosiddetto ”terzo tempo”, ma la difficoltà oggettiva di poter fornire agli atleti un’adeguata assistenza durante e dopo la gara, come la fornitura di pasti caldi, docce e servizi essenziali dopo una corsa in montagna in quota di quel genere.

Insomma ancora delusione e sconcerto per le difficoltà di organizzare non solo una gara, ma un vero e proprio evento internazionale: eh, sì perché oltretutto, non è ancora chiaro come e se potranno partecipare alle gare italiane gli atleti provenienti dall’estero. E “La Via di Annibale” è un appuntamento molto ghiotto per i runners di oltre confine, che hanno sempre partecipato in gran numero alla sky race.

La gara, ricordiamolo, è classificato con il bollino rosso: EE  itinerario per escursionisti esperti. Si snoda prevalentemente su strade forestali, mulattiere e sentieri in quota. E’ un itinerario che richiede la capacità di muoversi su terreni particolari, tracce o sentieri impervi o infidi (pendii con affioramenti rocciosi o detritici), talora impegnativi ed esposti. Ha una importanza anche di memoria storica:  vuole ricordare il passaggio di Hanniba’al nel 218 a.C. dal Colle dell’Autaret nell’Alta Valle di Viù, nelle Valli di Lanzo. Come dicono gli organizzatori, “è un pretesto per correre in un ambiente naturalmente integro dove l’altitudine, il sole, il vento e la neve sono i dominatori e padroni”.

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