Il Trail Running e le zecche: prevenire è sempre meglio!

Trail runners, chi ha paura delle zecche? In queste settimane di esplosione primaverile, è bellissimo correre per sentieri, boschi e prati, anche se ogni trail runner che si rispetti sa che ricomincia anche il problema delle zecche. Alzi la mano chi non ha mai “spazzolato via” a fine corsa questi fastidiosi insetti, come debba alzare la mano anche chi non abbia mai avuto paura di infezioni o di contrarre malattie varie, primo fra tutti la temutissima Malattia di Lyme! Allora, cosa deve fare il trail runner per difendersi dalle zecche? Come al solito la parola d’ordine è: prevenzione! Ecco alcuni consigli:

  1. depilazione

  2. abbigliamento

  3. repellenti

  4. posizione sul sentiero

  5. controllo post uscita

 

La depilazione

Sembrerebbe strano, e per molti atleti potrebbe sembrare ancora un tabù. La depilazione invece è uno dei primi atti da compiere nell’ottica del trail runner per difendersi dalle punture delle zecche. Questi animaletti infatti, solitamente si posizionano nell’erba alta, nascondendosi però nella parte bassa. In questo modo, sono pronti a “salire” sul primo mammifero che passa e posizionarsi per “nutrirsi” dalla pelle.

Per questo, i peli delle gambe rappresentano un vero e proprio aiuto per la zecca ad agganciare la vittima e a salire fino sull’epidermide. Riguardo la depilazione per gli sportivi Trailrunworld ne ha parlato diffusamente in un articolo specifico riguardo esigenze e tecniche per eliminare permanentemente i peli superflui.

Ci sono attualmente mille modi diversi per eliminare i peli superflui su gambe e braccia (le parti più esposte per un trail runner nei confronti delle zecche). Tanti metodi tradizionali come cerette e creme, che potrebbero però creare fastidi, dolori e in alcuni casi anche danni seri come la Follicolite. In questi casi, meglio affidarsi agli esperti, e cioè a chi della depilazione è specialista, che agisce con protocolli di massima sicurezza e con metodi efficaci ed indolori. Non è un caso che i migliori campioni (dal nuoto al ciclismo e non tralasciando il trail runners) abbiano tutti una pelle liscia e ben depilata. Le aziende leader del mercato offrono anche una prova gratis, per prendere confidenza con i trattamenti. 

L’abbigliamento

Come dicevamo in apertura, l’esplosione primaverile, con le sue temperature più miti, porta inevitabilmente il trail runner a vestirsi in maniera più leggera, magari mettendo via tute aderenti e termiche, per scegliere un più comodo pantaloncino o shorts. Sebbene gli esperti consiglino di utilizzare sempre abbigliamento lungo (ma evidentemente non hanno mai sofferto il caldo di una lunga corsa trail!), con gli shorts è consigliabile indossare calze lunghe, per lasciare scoperti solo pochi centimetri di pelle. E’ vero che a volte le zecche possono infiltrarsi ugualmente, ma almeno si è più protetti e si ha il tempo, magari, di scrollarseli di dosso a fine corsa.

trailrunworld.com

I repellenti

Quando arriva l’estate, il gran caldo può mettere a dura prova il trail runner che se ne infischia di zecche e simili per stare il più possibile libero e scoperto. Sicuramente comprensibile, a patto che si stia molto attenti e si cerchi di prevenire in altro modo. Da alcuni anni ormai sono in commercio numerosi prodotti repellenti, che oltre a tenere lontane mosche e zanzare, aiutano più o meno efficacemente a creare una barriera contro le più temute zecche. In commercio si trovano anche molti prodotti a base naturale (l’olio di Neem ad esempio), anche se spesso quest’ultimi hanno una efficacia e durata di gran lunga inferiore ai prodotti chimici. Il consiglio degli esperti è quello di rivolgersi al farmacista o medico di fiducia per capire quale prodotto sia più adatto alle proprie esigenze o peculiarità

Posizione sul Trail

Come detto prima, le zecche amano stare in agguato nell’erba alta, ma posizionandosi nella parte bassa, pronti per poter saltare sul primo Trail runner (nel nostro caso) che passi. Per questo è bene cercare per quanto possibile di stare sempre al centro del sentiero, distanti quanto basta dai lati pieni di erba. Altri consigli riguardano quelli di evitare di passare su sentieri tipicamente battuti da animali selvatici o greggi, in quanto è lì che statisticamente si annida il maggior numero di zecche pronte ad approfittare del passaggio. Infine, se proprio ci si vuol fermare a riposarsi, sarebbe bene non sdraiarsi direttamente sull’erba, ma cercare posti più “isolati” e  meno appetibili per insetti e zecche.

Controllo post uscita

In ogni caso il trail runner deve correre con una certa serenità, anche se sempre con gli occhi aperti. Le zecche, come tanti altri insetti ed essere viventi, fanno parte integrante del territorio e dell’ambiente in cui ci si trova a correre e quindi è inevitabile “l’incontro”. Per questo gli esperti consigliano di fare un controllo accurato a fine corsa, e cercare di disfarsi di ospiti indesiderati, soprattutto le zecche.

Innanzitutto, prima di tornare a casa, o meglio ancora prima di risalire in auto è estremamente consigliato. Nessuno vuole portarsi a casa delle simpaticissime zecche che potrebbero stare attaccati ai vestiti e poi attaccarvi magari 1-2 giorni dopo in casa o in macchina. Altro consiglio scontato (ma neanche tanto) è quello di fare una doccia almeno entro 2 ore dalla corsa, esaminando con attenzione in particolare gambe, braccia, ascelle, inguine, ombelico e collo. Mai cedere alla tentazione di grattarsi e cercare il punto eventuale di rigonfiamento o arrossamento della pelle per individuare eventuali morsi o corpi ancora presenti. Infine, gli abiti usati durante la corsa vanno accuratamente spazzolati e lavati ad almeno 60 gradi.

 

 

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