La descrizione dell’anima del Trail del Rubicone è tutta nelle parole di uno degli organizzatori, Francesco Polverelli: “Noi siamo un gruppo, ci chiamiamo “Marianna Trail Running”, un insieme di amici che si appoggia al Centro Sportivo Italiano, alla Polisportiva Soglianese, e a tutte le associazioni sportive e di volontariato del territorio, grazie anche all’ organizzazione e coordinamento del team Total Training”.
Domanda – Francesco, poteva essere la vostra gara il primo evento competitivo di trail post emergenza in Emilia Romagna, giusto? E invece, cosa è successo?
Risposta - Purtroppo il Trail del Rubicone sarà quest’anno totalmente trasformato. Parliamo di una sorta di “open edition” (qui la scheda nell’archivio Trailrunworld, n.d.r.) prevista comunque sabato 22 e domenica 23 agosto. Le situazione nazionale e le restrizioni dovute all’emergenza Covid purtroppo non ci permette di farlo nella forma della gara come abbiamo sempre fatto. Con ogni probabilità però, si tratta solo di un ritardo, credo che la rimanderemo a novembre di quest’anno, sempre se c’è la possibilità di farlo. In questa fase in agosto faremo diversamente: la nostra idea è quella di fornire assistenza lungo il percorso e nelle varie fasi, ma di lasciare la corsa libera per tutti, senza competizione.
D – Organizzare la gara ufficiale con queste norme vi ha creato così tante difficoltà?
R - Sicuramente si, già abbiamo dovuto annullare il Montegelli Trail tra marzo e aprile per via dell’emergenza e del lockdown. Siamo stati puntualissimi a seguire tutte le notizie e le informazioni dopo l’apertura dal blocco, con particolare attenzione alle indicazioni delle federazioni. Alla fine però non ce la siamo sentiti di avventurarci nell’organizzare la gara ufficiale quest’anno, troppe restrizioni e troppe situazioni in cui la sottoscrizione di responsabilità da parete nostra e delle istituzioni diventava pesante. E così abbiamo cambiato strategia con questo nuovo format per il 2020. Devo dire che il trail in questa zona è diventato popolare, l’anno scorso abbiamo avuto addirittura 500 partecipanti per cui quest’anno abbiamo avuto tante richieste e dovevamo fare qualcosa per correre comunque, anche se senza festa finale. Ecco, la cosa che ci contraddistingue è la festa in piazza e il fatto di non poterla effettuare ci addolora molto. Il nostro obiettivo è e rimane comunque quello di far conoscere il territorio, il trail e le peculiarità delle nostre zone.
D - Voi non avete aperto le iscrizioni, in attesa di capire se la gara si sarebbe svolta oppure no. In altre situazioni invece le iscrizioni sono rimaste aperte e poi ci sono state le polemiche per i parziali o mancati rimborsi, eccetera. Cosa pensate di questa situazione?
R -Io sono un runner e mi ero iscritto anche io ad una delle gare più importanti, cioè la LUT. Diciamo che in alcune gare la gente è rimasta delusa dal mancato rimborso, anche se in alcuni casi qualcuno ha rimborsato il 50%. Detto questo, apprezzo molto quegli organizzatori che con coraggio hanno dato agli atleti scelta di poter passare la quota 2020 per l’iscrizione all’edizione dell’anno prossimo. Capisco però che in alcuni casi gli organizzatori abbiano dovuto anticipare denaro nel corso delle iscrizioni, ed essendo spesso associazioni o organizzazioni senza scopo di lucro in qualche modo la spesa andava recuperata. So che non è facile da comprendere, ma è così.
D -Come si potrebbe descrivere il percorso del Trail del Rubicone?
R – E’ un trail con due distanze, 10km e 22 km. C’è un dislivello importante rispetto alla distanza che la 22km ha 1122 di dislivello che per i colli romagnoli è un dato importante. E’ anche abbastanza tecnico perché c’è un tratto chiamato “la Marianna” che ha una pendenza del 30% quindi abbastanza tosta. Insomma si parte dalla collina, e lungo una parte del percorso si vede il mare. C’è la collina, il bosco e poi all’improvviso il mare, e chi viene rimane rapito da questo scorcio di panorama marino. Poi, il vero punto forte e caratteristico dell’evento è la festa. Puntiamo molto sul fatto che la gente rimanga a fine gara a far baldoria, a cantare e a ballare, con tanta birra –anche se non so se si può dire questa cosa (ride, n.d.r.). Diciamo che il comune di Sogliano al Rubicone ci supporta in tutto e per tutto, e vive questa cosa come una opportunità di promozione del territorio. Si mantengono i sentieri puliti in modo che ci si possa fare anche mountain bike e non solo corsa trail. Comune e Polisportiva Soglianese ci supportano in tutto, gli amici della “Marianna” sono quelli che mettono la forza bruta! Il tutto coordinato dalla Total Training.
D – Un vero peccato che quest’anno non si possa fare la gara…
R - Sì , vero….. pensa che quest’anno eravamo stati scelti dal circuito Valli Aretine come gara fuori dalla toscana. Purtroppo il circuito è saltato per via dell’emergenza, ma contiamo di esserci l’anno prossimo. Un’ottima occasione per farci conoscere un po’ di più fuori dalla regione.
D – Il trail running sta conoscendo in questi anni un boom senza precedenti. Con l’aumento del numero di atleti, è aumentato anche il numero di gare…
R -Il boom c’è stato ed il movimento è sicuramente in crescita. Io vengo dalla corsa su strada e come tanti sono rimasto folgorato dal trail running. Sicuramente questa cosa del Covid avrà messo ai margini molte organizzazioni, che sul filo del volontariato, con piccole gare, non riescono a sopravvivere soprattutto senza il supporto delle istituzioni. Diverse sono le gare alpine che hanno invece un altro spessore e sponsor importanti, insieme al supporto dalle istituzioni locali. Noi cerchiamo di mettere in campo tutto quello che abbiamo, che non è un paesaggio alpino, ma sono le nostre colline, i nostri boschi e l’allegria e il carattere festoso dell’Emilia Romagna, insieme con i nostri prodotti tipici ed i luoghi belli da visitare!