Erano dati per favoriti nella gara di corsa estrema lunga 119 km con un dislivello di 7850 metri lungo l’Alta Via “Hufeisentour” nelle Alpi Sarentine e si sono confermati all’altezza delle aspettative: sabato il gardenese Georg Piazza e la mattatrice locale Regina Spieß hanno trionfato nella nona edizione della Südtirol Ultra Skyrace. Circa 400 atlete e atleti provenienti da 22 Paesi hanno complessivamente preso parte alle quattro distanze proposte.
Georg Piazza avrebbe voluto partecipare alla Südtirol Ultra Skyrace già tre anni fa, ma a due giorni dalla partenza il gardenese si era ammalato e, a malincuore, aveva dovuto disdire la sua partecipazione. L’anno scorso il 43enne aveva preso parte alla gara sulla distanza Marathon e si era magistralmente imposto su tutti gli avversari. Venerdì, infine, Piazza si è voluto misurare sulla distanza regina.
Poco dopo la partenza, avvenuta alle ore 17 in Piazza Walther a Bolzano, Piazza si è portato in testa e nei tratti successivi – Corno del Renon, Forcella Sarentina, Croce di Lazfons, Forcella di Vallaga, Passo Pennes, Ebenberg, Punta Cervina, rifugio Meraner Hütte, rifugio Kesselberg e Omini di Pietra – ha incrementato il vantaggio. Infine, l’atleta ladino ha trionfato raggiungendo, primo tra tutti gli atleti estremi, il nuovo traguardo al campo sportivo di Sarentino in 16h21’09”, un tempo fantastico.
Una gara molto impegnativa dal punto di vista tecnico
“La gara è stata durissima. È molto impegnativa dal punto di vista tecnico e ha alcuni passaggi complicati. Mi sono sentito bene fin da subito. Avrei voluto correre in gruppo fino alla Forcella di Vallaga, ma non riuscivo a resistere e ho corso al mio ritmo. Questa è di sicuro una delle vittorie più belle di tutta la mia carriera sportiva”, ha affermato un contentissimo Georg Piazza al traguardo.
Quasi due ore e mezza dopo è arrivato Zach Violett, che ha terminato la gara al secondo posto. Il 40enne statunitense ha percorso i 119 km con un dislivello di 7850 metri in 18h46’55”. Al terzo posto si sono classificati due atleti sarentinesi: la leggenda dello slittino su pista naturale Martin Psenner (originario di Fiè, ma da anni sarentinese d’adozione) e Sigmar Innerebner, trasferitosi a S. Andrea. I due hanno segnato un tempo pari a 20h12’48”. Anche la quinta posizione è andata a un forte atleta estremo sarentinese, ossia Armin Aichner (20h37’45”).
Spieß detta il ritmo nella gara femminile
In campo femminile lo scettro dell’Ultra Skyrace è andato per la prima volta a Regina Spieß. La 49enne sarentinese, seconda nel 2019, si è imposta in 21h51’41” ed è stata l’unica atleta a rimanere sotto la magica soglia delle 24 ore. “L’arrivo al traguardo è stato impressionante. Nell’ultimo chilometro sono stata incitata da così tante persone, giovani e non. Che cosa mi ha spronato? Semplicemente la volontà di raggiungere il traguardo e di concludere la gara. Questa è di sicuro la vittoria più bella di tutta la mia carriera sportiva”, ha dichiarato Spieß al traguardo. Le altre partecipanti sono attese nelle prossime ore al traguardo a Sarentino.
Le atlete e gli atleti estremi hanno tempo fino alle ore 7 di domenica 28 agosto per concludere il percorso di 119 chilometri e 7850 metri di dislivello. Nel farlo devono rispettare alcuni tempi massimi: il rifugio Punta Cervina (dopo circa 87 km di percorso) deve essere raggiunto entro le ore 18. Entro le ore 23 deve essere oltrepassato il rifugio Kesselberg (ca. 97 km) ed entro le 3 malga Möltner Kaser (ca. 108 km).
Come è andata la Südtirol Skyrace (63 km/4490 metri di dislivello)
Anche sulla seconda distanza per lunghezza si sono imposti due atleti altoatesini. Martin Graf (Val Casies, 9h18’19”) e Angelika Eckl (Tesido, 10h57’51”) si sono affermati sui 63 km con 4490 metri di dislivello della Skyrace. Dopo essere partiti da Bolzano e aver affrontato metà della leggendaria Alta Via Hufeisentour, nel bel mezzo della notte hanno tagliato il traguardo a Passo Pennes, a 2211 m s.l.m. Paul Willeit (S. Vigilio di Marebbe, 9h49’16”) e il tedesco Oliver Helmboldt (9h56’06”) si sono classificati secondo e terzo alle spalle di Graf. Alle spalle di Eckl, invece, si sono classificate la tedesca Anna Böttcher (11h51’13”) e la sarentinese Maria Kemenater (11h57’03”). Quest’ultima aveva vinto la Skyrace nel 2016 e un anno dopo, nel 2017, si era imposta sul percorso originario.
Come è andata la Südtirol Sky Marathon (45 km/2750 m di dislivello)
Edeltraud Thaler, invece, è la regina della Sky Marathon. L’atleta di Lana, Signora del podismo altoatesino, ha vinto per la quarta volta di fila la gara lunga 45 km con 2750 m di dislivello che da Piazza Walther a Bolzano è salita verso il Corno del Renon, la Forcella Sarentina e la cappella “Totenkirchl” ed è poi scesa a Sarentino. Thaler ha raggiunto il traguardo in 5h19’46” con undici minuti di vantaggio sulla seconda, l’atleta romana Veronica Del Grosso. Sul terzo gradino del podio è salita la bolzanina Sophie Maschi (5h32’22”), passata sul Corno del Renon per seconda alle spalle di Thaler. In campo maschile la vittoria della Marathon è andata a Tobias Geiser. Il 32enne originario di Meltina, che vive nel distretto austriaco di Lienz, ha raggiunto il traguardo al campo sportivo di Sarentino in 4h09’18”. In seconda posizione si è classificato il pusterese Ulrich Beikircher (4h30’26”), in terza la leggenda della corsa orienteering Mikhail Mamleev (4h37’26”), altoatesino d’adozione.
Come è andato il Südtirol Sky Trail (27 km/1800 m di dislivello)
Sabato si è svolto anche il Südtirol Sky Trail (27 km/1800 m D). In questa gara ha dato il meglio di sé il sarentinese Hannes Perkmann: ha completato in 2h25’04” il percorso che dalla bolzanina piazza Walther ha raggiunto San Genesio, gli Omini di Pietra e infine Sarentino. Hanno completato il podio tutto altoatesino Patrick Ramoser (Campo di Trens, 2h34’28”) e un altro campione locale, Andreas Innerebner (Valdurna, 2h36’27”). In campo femminile la tedesca Justine Jendro ha bissato il successo ottenuto lo scorso anno. La 30enne ha concluso la gara in 3h18’17”. In seconda posizione si è classificata Manuela Beer (3h20’09”), runner tedesca che vive a Varna, mentre l’atleta di Nova Ponente Petra Dibiasi è arrivata terza (3h30’52”).